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Cattura, utilizzo e stoccaggio del carbonio: Quattro obiettivi politici critici

9 dicembre 2019 Area di lavoro: Cattura del carbonio

Il Global Carbon Capture and Storage Institute (GCCSI) ha appena pubblicato il suo ultimo rapporto annuale con alcune notizie positive su nuovi progetti, ma allo stesso tempo presenta una visione chiara su quanto lontano e quanto velocemente dobbiamo procedere se vogliamo che la cattura, l'utilizzo e lo stoccaggio del carbonio (CCUS) svolga un ruolo critico nell'affrontare il cambiamento climatico globale, come sostiene il Gruppo intergovernativo di esperti sul cambiamento climatico (IPCC). CATFDeepika Nagabhushan ha contribuito con un articolo di opinione al rapporto, presentato qui:

Nei due anni successivi all'approvazione da parte del Congresso degli Stati Uniti di un incentivo fondamentale per la cattura e lo stoccaggio del carbonio (Carbon Capture Utilization & Storage, CCUS), il credito d'imposta 45Q, sono stati avviati numerosi progetti. Nello stesso periodo, è emerso un tema interessante: gli Stati e le aziende di pubblica utilità si sono posti l'obiettivo di avere elettricità senza carbonio.

Stati come la California e New York si sono impegnati a realizzare sistemi energetici a zero emissioni di carbonio. Le utility che forniscono oltre il 40% dell'elettricità statunitense si sono impegnate a ridurre le proprie emissioni di CO2 tra l'80% e il 100%.

Il CCUS non solo svolgerà un ruolo importante nell'adempimento degli impegni sopra citati, ma contribuirà anche a raggiungere obiettivi ancora più ambiziosi, tra cui la decarbonizzazione delle emissioni industriali e lo sfruttamento di combustibili a zero emissioni di carbonio. Ciò comporta la necessità per i governi federali e statali di adottare ulteriori politiche di sostegno al CCUS.

In primo luogo, abbiamo bisogno di tecnologie di cattura più economiche e più veloci da costruire. Ciò richiede finanziamenti federali per sostenere la ricerca e lo sviluppo di tecnologie innovative.

In secondo luogo, abbiamo bisogno di incentivi finanziari per la diffusione commerciale del CCUS. Questo porterà a più fornitori di tecnologia che forniranno componenti standardizzati, riducendo le esigenze di ingegneria personalizzata e a banche che abbiano sufficiente familiarità con il CCUS per finanziare prontamente i progetti.

In terzo luogo, dobbiamo espandere la rete di condotte e siti di stoccaggio della CO2 in modo che i progetti di cattura della CO2 possano facilmente collegarsi ad essa, proprio come una lavanderia a gettoni commerciale si collegherebbe alle linee idriche e fognarie esistenti.

Infine, le politiche climatiche più ampie, come i mandati di acquisto, i limiti di emissione e gli standard energetici, devono abbracciare il CCUS, promuovendone la diffusione su larga scala.

Se riusciremo a raggiungere queste quattro categorie di obiettivi politici del CCUS, avremo almeno una possibilità di raggiungere gli obiettivi climatici di metà secolo. Questa è la posta in gioco.

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