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Linee elettriche in Sudafrica

Gli elevati costi di capitale bloccano gli investimenti in energia pulita in tutta l'Africa, secondo un nuovo rapporto

24 ottobre 2024 Area di lavoro: Accesso all'energia

Mentre i Paesi si preparano ai negoziati sui finanziamenti per il clima in occasione della COP29, un nuovo rapporto di Clean Air Task Force (CATF) rileva che gli elevati costi di capitale stanno rallentando gli investimenti in progetti di energia pulita in tutto il continente. Mentre le nazioni africane si sforzano di espandere l'accesso all'energia per alimentare la crescita economica, lo studio rivela che il costo medio ponderato del capitale (WACC) in Africa si attesta a un allarmante 15,6% - oltre tre volte superiore a quello di regioni sviluppate come l'Europa occidentale e gli Stati Uniti, dove i tassi variano in genere tra il 2% e il 5%. 

"Il costo elevato del capitale continua a rappresentare un ostacolo importante per il finanziamento di nuovi progetti energetici in Africa, soprattutto per i governi finanziariamente vincolati e fortemente indebitati", ha dichiarato Lily Odarno, direttore di Energy and Climate Innovation - Africa. Se vogliamo che il capitale privato colmi questa lacuna di finanziamento, dobbiamo urgentemente ridurre questi costi". Il raggiungimento dell'accesso universale all'energia e la promozione della crescita economica in Africa richiedono un'azione coordinata per rendere i finanziamenti più accessibili e convenienti". 

Il rapporto fornisce un'analisi completa del WACC - un parametro chiave utilizzato per valutare i costi di finanziamento dei progetti - in 48 Paesi africani e in cinque raggruppamenti subregionali dal 2023 al 2070. Il rapporto avverte che affidarsi a stime generalizzate dei costi di capitale, che molti studi utilizzano a causa della limitatezza dei dati specifici per Paese, rischia di orientare in modo errato le politiche energetiche e di ostacolare gli investimenti essenziali per la costruzione di sistemi elettrici moderni e la promozione di uno sviluppo a basse emissioni di carbonio in tutto il continente. 

"Questa analisi sottolinea l'importanza di utilizzare metriche finanziarie specifiche per ogni Paese quando si pianificano e sviluppano progetti energetici in Africa", ha dichiarato Prudence Dato, Lead Energy Economist di CATF. "Le ipotesi standardizzate spesso non tengono conto dei fattori critici locali, il che potrebbe tradursi in politiche sbagliate e in opportunità mancate per percorsi di transizione energetica efficaci". 

I principali risultati del rapporto includono:  

  • I livelli di WACC in Africa sono significativamente più alti rispetto alle medie globali: Sebbene si preveda che il valore del WACC continentale scenda dal 18% al 13% tra il 2023 e il 2070, il tasso medio del 15,6% per i Paesi africani rimane significativamente più alto rispetto al tasso del 10% spesso utilizzato nelle ipotesi uniformi. 
  • In Africa esistono significative variazioni sub-regionali: L'Africa settentrionale mostra il WACC più basso (8,6%), mentre l'Africa orientale quello più alto (15,88%). Anche all'interno delle sottoregioni si registrano notevoli differenze; ad esempio, il WACC del Ghana nell'Africa occidentale è molto più alto di quello della Costa d'Avorio. 
  • I costi dell'equity superano quelli del debito in tutto il continente: In media, il capitale proprio è due volte più costoso del debito in tutta l'Africa, il che riflette una maggiore percezione del rischio da parte degli investitori azionari rispetto ai finanziatori. Tuttavia, alcune regioni, come l'Africa centrale, presentano un costo del debito superiore a quello dell'equity, a indicare una maggiore percezione del rischio di default. 
  • I premi di rischio dovrebbero diminuire con la crescita economica: Con la crescita delle economie africane, i tassi privi di rischio e i premi per il rischio azionario dovrebbero diminuire nel tempo. Tuttavia, rimarranno più alti di quelli delle regioni sviluppate e supereranno quelli dell'America centrale e meridionale solo nel 2070. 
  • Impatto del rapporto debito/patrimonio netto sui costi del capitale: Proporzioni più elevate di capitale proprio (ad esempio, 80% di capitale proprio) comportano costi di capitale più elevati. Con l'espansione delle economie africane, l'impatto del rapporto debito/patrimonio sul costo totale del capitale diminuirà, riducendo le differenze tra gli scenari di finanziamento. 

Con i negoziati finanziari della COP29 all'orizzonte, il rapporto sottolinea l'importanza di dati finanziari localizzati per cogliere con precisione le dinamiche del capitale in ogni Paese. Inoltre, delinea le strategie per i governi africani, le istituzioni finanziarie e gli stakeholder internazionali per collaborare alla riduzione dei rischi di investimento. Le misure raccomandate includono garanzie sul debito pubblico, incentivi fiscali, accordi di currency swap e altri strumenti finanziari progettati per attrarre gli investimenti e alleviare gli alti costi associati ai progetti energetici. 

Leggete il rapporto completo e la sintesi.


Contatto con la stampa

Natalie Volk, responsabile delle comunicazioni, [email protected], +1 703-785-9580

Circa Clean Air Task Force 

Clean Air Task Force (CATF) è un'organizzazione globale senza scopo di lucro che lavora per salvaguardarsi dai peggiori impatti del cambiamento climatico catalizzando il rapido sviluppo e la diffusione di energia a basso contenuto di carbonio e di altre tecnologie per la protezione del clima. Con oltre 25 anni di esperienza riconosciuta a livello internazionale in materia di politica climatica e un forte impegno nell'esplorare tutte le potenziali soluzioni, CATF è un gruppo di advocacy pragmatico e non ideologico con le idee coraggiose necessarie per affrontare il cambiamento climatico. CATF ha uffici a Boston, Washington D.C. e Bruxelles, con personale che lavora virtualmente in tutto il mondo. Visitate catf.us e seguite @cleanaircatf

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